La scuola filosofica di Elea ( Velia ) : Parmenide, Zenone e Melisso di Samo
Uno
dei fiori all’occhiello di Velia (Elea) è la sua scuola
eleatica, una scuola filosofica presocratica, che influenzò le
successive correnti filosofiche come l’atomismo e la scuola socratica,
ed in qualche modo, ancora oggi vive nelle correnti filosofiche contemporanee.
I filosofi eleatici si contrapponevano al mondo antropomorfo composto
da Dei fortemente umanizzati e cercavano di perseguire la ricerca di
un Essere unico, eterno ed immutabile. Diceva Senofane (link:
https://it.wikipedia.org/wiki/Senofane), filosofo che in vecchiaia
dimorò ad Elea (Velia) e probabile maestro di Parmenide, <<Hanno
attribuito agli Dei tutto quello che per gli uomini è fonte
di biasimo: rubare, commettere adulterio ed ingannarsi reciprocamente>>.
In particolare la scuola eleatica sosteneva che i sensi fossero ingannevoli e
non fossero in grado di indagare l'Essere. Solo partendo da premesse certe si
può sviluppare conoscenza e quindi solo il pensiero, utilizzando metodi
matematici, può giungere alla Verità.
Per capire la rivoluzione culturale operata dai filosofi di Elea (Velia) basti
pensare che si opponevano alla scuola di Mileto, la cui dottrina, fondamentalmente
basata su aspetti naturalistici, riduceva ogni esistenza ad una combinazione
di elementi base e si opponevano alla teoria di Eraclito che spiegava l'esistenza
come un continuo cambiamento. In parole povere gli eleati rinnegano il mondo
politeista classico e affermano una visione "monoteista". Per loro non c'è stata
nessuna creazione perché l'Essere, (che in termini moderni potremmo anche
chiamare Dio, facendo però attenzione al fatto che non corrisponde al
Dio cristiano ma per i filosofi eleatici tutto è Dio, ovvero l'insieme
di tutte le cose forma questo essere divino), non può essere stato creato
dal non-Essere, ovvero ciò che esiste non può essere stato creato
da ciò che non esiste e quindi l'Essere è sempre esistito. I principali
esponenti della scuola eleatica sono stati i filosofi Parmenide ed i suoi discepoli
Zenone e Melisso di Samo.